Suleiman Abu Ghaith, genero di Osama bin Laden ed ex portavoce di al Qaida, è stato riconosciuto colpevole da un tribunale di New York di aver complottato contro gli Stati Uniti con l'intenzione di colpire cittadini e beni.
Il 48enne di origine kuwaitiana, che ora rischia una condanna all'ergastolo (la pena sarà pronunciata l’8 settembre), è il più alto esponente dell’organizzazione terroristica ad esser stato processato su suolo americano.
Abu Ghaith, che ha militato dal maggio 2001 fino a alla fine del 2002, compare tra l'altro nel filmato di rivendicazione diffuso il giorno dopo gli attacchi dell'11 settembre seduto accanto al suocero e all'egiziano Ayman al Zawahri.
Ansa/cos