Il Governo portoghese ha varato oggi una strategia finanziaria quadriennale, comprendente nuove misure di risparmio per quattro miliardi di euro sull'arco di due anni.
Il piano è di cruciale importanza, perché Lisbona attende ancora che la troika UE-BCE-FMI sblocchi 2 dei 78 miliardi di euro di aiuti accordati nel 2011 e confermi l'allungamento dei termini della restituzione dei prestiti (un principio già accettato a metà aprile dai paesi dell'Eurozona).
A inizio mese, la Corte costituzionale aveva invalidato perché discriminatori alcuni precedenti tagli alla spesa, fra cui quello ai salari dei funzionari, per complessivi 1,3 miliardi. Per colmare questo buco, le autorità hanno previsto di ridurre il budget per il funzionamento di tutti i Ministeri, oltre che i finanziamenti ai sistemi sanitario, scolastico e della sicurezza sociale.
La politica di rigore ha suscitato tuttavia tensioni non solo fra il centrodestra al potere e l'opposizione, ma anche all'interno della stessa coalizione di Governo. L'austerità, infatti, ha aggravato più del previsto la crisi economica (il PIL calerà del 2,3% quest'anno) e occupazionale (i senza lavoro supereranno presto il 18%).




