Gli ingegneri sono al capezzale di Solar Impulse che, dopo essere stato costretto ad atterrare in Giappone a causa del maltempo, ora riposa all’interno di un grande hangar mobile costruito in pochissime ore. Il vento incontrato sul Pacifico durante la trasvolata dalla Cina alle Hawaii ha provocato alcuni danni al velivolo solare.
Nulla di grave, assicura Bertrand Piccard. Una ripartenza è però esclusa per almeno una settimana.
All’interno dell’hangar si lavora alacremente aspettando che le condizioni meteo sull’Oceano permettano di pianificare la prosecuzione del viaggio dell’aereo mosso unicamente dall’energia solare, interrottosi lunedì sera.
Il percorso da compiere è ancora lungo. C’è da completare la settima tappa del giro attorno al mondo. Ma prima del ritorno ad Abu Dhabi dove l’avventura di Solar Impulse aveva preso il via il 9 marzo ci vorranno altri cinque balzi.
Diem