C’è anche un’azienda svizzera con sede a Buchs, nel canton San Gallo, tra le 14 colpite dalle sanzioni statunitensi adottate contro la Russia per il caso Navalny. L’accusa è di aver collaborato al programma di armi di distruzione di massa e chimiche della Russia.
Si tratta della ChimConnect, che secondo il suo sito produce e commercia reagenti, materiali chimici, strumenti diagnostici, nanotecnologie e microelettronica. Ha una consociata con lo stesso nome a Costanza, in Germania, anche questa presente nella lista delle aziende sanzionate da Washington.
L’azienda, i cui vertici non hanno voluto commentare la notizia, avrebbe soltanto un paio di dipendenti a Buchs e potrebbe trattarsi dunque di una società bucalettere, più che di un sito di produzione. L’azienda è comunque attiva da diversi anni e avrebbe depositi adatti a materiali chimici pericolosi e mezzi adeguati per trasportarli.

Caso Navalny: coinvolta azienda svizzera
Telegiornale 03.03.2021, 21:00