Cultura e spettacoli

Zurigo teme per il futuro della collezione Bührle

Ricorso contro la soppressione, nel registro di commercio, della dicitura che faceva riferimento alla città

  • Un'ora fa
Una visitatrice accanto a un'opera di Monet

Una visitatrice accanto a un'opera di Monet

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Di: ATS / pon 

La Città di Zurigo e la Fondazione Bührle, proprietaria dell’omonima e prestigiosa collezione di arte impressionista e moderna a partire dagli Anni ‘30 del secolo scorso a Zurigo dall’industriale e commerciante d’armi Emil Georg Bührle (1890-1956), sono ai ferri corti. Il Comune ha interposto ricorso, chiedendo una revisione giuridica al Tribunale amministrativo, contro la decisione della fondazione di eliminare la dicitura “nella città di Zurigo” nella sua iscrizione al registro di commercio.

Tecnicamente, il ricorso è diretto contro la decisione dell’Autorità di vigilanza sulle fondazioni e le istituzioni di previdenza LPP del canton Zurigo (BVS), che nelle scorse settimane ha approvato la modifica.

Nella nota viene in particolare sottolineato che in relazione al prestito permanente delle opere della fondazione nella nuova ala del Kunsthaus di Zurigo, disegnata dall’architetto David Chipperfield, la Città di Zurigo ha effettuato investimenti considerevoli. Investimenti che - tenendo conto anche della partecipazione del Cantone e delle donazioni private alla Società di belle arti che gestisce il museo - hanno raggiunto 200 milioni di franchi.

Il contratto tra il Kunsthaus e la Fondazione Bührle scadrà regolarmente alla fine del 2034. Attualmente, la collezione è chiusa fino al 2027 a causa di lavori di ristrutturazione. L’origine di alcune opere è nuovamente oggetto di approfondite indagini, poiché potrebbero trattarsi di beni trafugati durante il periodo nazista. Già nell’estate del 2024, cinque quadri sono stati rimossi per questo motivo.

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Zurigo e fondazione Bührle ai ferri corti

Telegiornale 20.11.2025, 20:00

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