Vieri Ceriani
Vieri Ceriani (ansa)

"Basta blacklist dal 2016"

L'intervista a Vieri Ceriani, capo negoziatore italiano con la Svizzera

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La questione frontalieri si avvia alla sua conclusione, se l'intesa parafata dai negoziatori di Svizzera e Italia verrà ratificata a livello politico, un passo che Roma subordina alla "fine delle discriminazioni e a un'applicazione del voto del 9 febbraio che sia conforme al principio della libera circolazione". Ma anche sulle black list, da cui Berna vuole essere esclusa ed è un passo che sta molto a cuore al Ticino, la Confederazione può dormire sonni tranquilli: a dirlo è Vieri Ceriani, consigliere al Ministero dell'economia e finanze e capo della delegazione italiana: "Con la prossima legge finanziaria (non ancora approvata dal Parlamento italiano, ndr), abbiamo sostanzialmente soppresso tutte le blacklist", afferma, "e quindi lo status della Svizzera e di altri regimi (fiscali) particolari sarà inquadrato diversamente" a decorrere dal 1° gennaio 2016.

Musica del futuro, invece, la questione dell'accesso delle banche svizzere al mercato italiano: "Quest'anno ci sono stati incontri tecnici che proseguiranno".

Il Consiglio federale: "Non prima del 2018"

Rispondendo a Fabio Regazzi una settimana fa, il Consiglio federale aveva spiegato che per arrivare a uno stralcio della Svizzera dalle liste nere bisognava attendere l'entrata in vigore della riveduta convenzione contro le doppie imposizioni e la soppressione dei regimi fiscali privilegiati da cui traggono beneficio alcune società estere non prima del 2018/2019.

RG/pon

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