Svizzera

Bimbi rifugiati da integrare

Le scuole svizzere non sono sufficientemente preparate per accogliere i figli dei migranti

  • 19 dicembre 2015, 15:46
  • 7 giugno 2023, 16:12
Bisogna prepararsi con anticipo

Bisogna prepararsi con anticipo

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Il sistema scolastico svizzero, secondo i docenti elvetici, non è sufficientemente preparato ad integrare le centinaia di bambini rifugiati.

I cantoni più grandi sono discretamente attrezzati perché, accogliendo già molti rifugiati, hanno i numeri per formare classi speciali. Nei cantoni più piccoli invece mancano esperienza e risorse. "In queste regioni spunteranno all'improvviso figli di migranti da integrare nelle classi, bambini che ora sono ancora nei centri della Confederazione ma che presto verranno assegnati ai cantoni", spiega Jürg Brühlmann, responsabile pedagogico dell'associazione degli insegnanti della svizzera tedesca, ai microfoni della RSI.

"Mi preoccupo perché non viene percepita la necessità di preparare la scuola dell'obbligo a questa sfida, per esempio creando una piattaforma per scambiare esperienze e programmi tra gli istituti toccati", aggiunge Brühlmann. Bisogna insomma agire per tempo, preparandosi adeguatamente perché accogliere questi bambini che hanno vissuto esperienze traumatiche non è un'impresa facile.

Se oltre San Gottardo la questione fa discutere, così non è in Ticino dove, secondo Manuele Bertoli, direttore del Dipartimento dell'educazione della cultura e dello sport, "sia pure nell'impossibilità di fare previsioni sulla quantità, l'età, la provenienza di questi allievi, le strutture già esistenti - in particolare i docenti di sostegno e di integrazione - sono in Ticino sufficienti".

RedMM/RG/CaL

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