Svizzera

Depositata l’iniziativa contro le armi nucleari

Martedì sono state consegnate oltre 135’000 firme alla Cancelleria federale per chiedere l’adesione della Svizzera al Trattato sulla proibizione degli ordigni atomici

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La consegna delle firme martedì a Berna
02:15

Radiogiornale delle 12:30 del 23.12.2025: da Berna, Alessio Veronelli

RSI Info 23.12.2025, 13:04

  • Keystone
Di: Radiogiornale-Alessio Veronelli/ludoC 

Sono 135’000 le firme consegnate questo martedì mattina a Berna dal comitato per l’iniziativa per la proibizione delle armi nucleari, iniziativa che chiede che anche la Confederazione aderisca al Trattato delle Nazioni Unite sulla proibizione di questo tipo di armi.

È il primo trattato internazionale legalmente vincolante per la completa proibizione delle armi nucleari, adottato dalle Nazioni Unite nel 2017, entrato in vigore nel 2021, e firmato o ratificato attualmente da quasi 100 Paesi, ma non da quelli che hanno queste armi negli arsenali.

Perché però un’adesione della Confederazione? Noemi Buzzi, del Gruppo per una Svizzera senza esercito, spiega al Radiogiornale che: “Il trattato è importante per proibire le armi nucleari a livello globale e sarebbe un segnale importante se la Svizzera come Paese neutrale facesse parte di un trattato che è sulla stessa linea di quelli per la proibizione delle armi chimiche e biologiche quindi della armi di distruzione di massa”.

Attualmente a livello mondiale si calcola ci siano circa 12’500 ordigni nucleari. Il trattato proibisce ogni attività, anche finanziaria, legata a questi ordigni, dalla fabbricazione al possesso, dall’utilizzo alla minaccia di farne uso.

Il Parlamento aveva chiesto al Consiglio federale un’adesione già nel 2018, e un sondaggio condotto il mese scorso indica che la maggioranza degli elettori sostiene l’adesione nella misura del 70%, indipendentemente da fattori quali sesso, età, istruzione, situazione lavorativa, regione e tipo di insediamento ricevuto. Maggiore sostegno da sinistra, ma ampio anche nel centro-destra: tra gli elettori del PLR è il 68%, il 78% fra quelli del Centro, il 52% in casa UDC.

Nel frattempo, sono 135’000 circa le firme consegnate: al popolo andrà l’ultima parola se l’iniziativa andrà al voto per, dicono i sostenitori, un’adesione conforme alle priorità della politica di sicurezza definite dal Consiglio federale, che aveva riconosciuto i rischi umanitari legati all’utilizzo delle armi atomiche e il ruolo centrale del diritto internazionale contro questi pericoli.

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