Svizzera

Dopo Sommaruga, Daniel Jositsch candidato

I socialisti cercano due donne, ma il primo a lanciarsi nella corsa è il consigliere agli Stati zurighese

  • 8 novembre 2022, 14:20
  • 24 giugno 2023, 01:20
Daniel Jositsch pronto a farsi da parte se escluso dal ticket, ma contrario al principio di sole candidature femminili

Daniel Jositsch pronto a farsi da parte se escluso dal ticket, ma contrario al principio di sole candidature femminili

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Il consigliere agli Stati zurighese Daniel Jositsch - contro l'avviso del suo stesso partito - ha annunciato martedì in conferenza stampa la sua candidatura alla successione di Simonetta Sommaruga in Consiglio federale. È il primo a farsi avanti ufficialmente, finora c'erano state solo rinunce.

Il PS vorrebbe che il posto di Sommaruga venisse preso da un'altra donna, così da mantenere una rappresentanza paritaria in Governo, dove continuerà a sedere Alain Berset. I copresidenti Cédric Wermuth e Mattea Meyer avevano quindi difeso nei giorni scorsi anche a mezzo stampa la strategia di un ticket interamente al femminile, mentre non sarebbero turbati dall'ingresso nella stanza dei bottoni di un terzo romando accanto allo stesso Berset e a Guy Parmelin.

Jositsch si era già detto contrario a questa linea - da lui definita "discriminatoria" - e lo ha ribadito in questa occasione: la parità è importante, come l'equa rappresentazione delle regioni, ma difficile da rispettare sistematicamente. D'altra parte gli stessi socialisti per oltre un anno, dopo l'elezione di Sommaruga, avevano avuto due donne in Governo (l'altra era Micheline Calmy-Rey). Quindi "ci vuole una certa stabilità". Allo stesso tempo, assicura di non voler creare problemi al partito, consiglia un ticket a tre "con almeno due donne" e assicura che il suo nome non dovesse farne parte accetterà la decisione dei compagni.

Pascale Bruderer ha lasciato il Parlamento nel 2019

Pascale Bruderer ha lasciato il Parlamento nel 2019

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Il problema è che finora nessuna donna si è detta disponibile a lanciarsi nella corsa all'Esecutivo. L'ultimo "no" è stato quello lunedì dell'argoviese Pascale Bruderer, eletta al Nazionale appena 24enne nel 2002, già prima cittadina del Paese e poi anche consigliera agli Stati, ma ritiratasi dalla politica attiva nel 2019 per prendere la testa di una start-up in ambito informatico.

Prima di lei avevano già fatto un passo indietro le due "ministre" vodesi Rebecca Ruiz e Nuria Gorrite, la loro omologa zurighese Jacqueline Fehr e le deputate a Berna Nadine Masshardt e Priska Seiler-Graf. Non scende in campo nemmeno la ticinese Marina Carobbio, ora agli Stati ma già candidata per un posto nel Governo cantonale. Si attendono ancora le prese di posizione, fra i nomi più citati, della basilese Eva Herzog, delle bernesi Flavia Wasserfallen ed Evi Allemann, della turgoviese Edith Graf-Litscher e della giurassiana Elisabeth Baume-Schneider.

Gli interessati e soprattutto le interessate hanno tempo fino al 21 novembre per farsi avanti. Il gruppo alle Camere designerà il ticket il 26 novembre, mentre l'elezione è prevista per il 7 dicembre insieme a quella del successore di Ueli Maurer, un nome che uscirà dai ranghi dell'UDC.

Per saperne di più:

Simonetta Sommaruga si dimette dal Consiglio federale

Il Quotidiano 02.11.2022, 20:00

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