Dumping salariale, SECO soddisfatta
Le notifiche in Svizzera per impieghi inferiori a 90 giorni sono state oltre 224'000, pari ad un aumento dell'11%
La SECO è soddisfatta di quanto fatto nel 2013 in merito ai controlli per combattere il dumping salariale in Sivzzera (vedi riassunto a lato). È quanto si evince dal rapporto sulle misure d’accompagnamento pubblicato lunedì.
Le azioni per salvaguardare il rispetto delle condizioni salariali e lavorative sono proseguite in maniera più mirata ed efficace grazie in particolare a miglioramenti legislativi, come l’introduzione di disposizioni per contrastare il fenomeno dei lavoratori fittizi indipendenti (o “padroncini”) e sanzioni più pesanti contro i datori di lavoro che non rispettano i salari minimi.
La Segreteria di Stato dell'economia definisce le misure d’accompagnamento in vigore dal 2004 con l’introduzione della libera circolazione tra Svizzera UE “un sistema rafforzato ed efficace”. Questo in virtù dell’aumento dei controlli a cui, lo scorso anno, sono state sottoposte 40'000 imprese e 158'000 persone.
Red MM/Ats/ab
Lotta al dumping: i numeri del 2013
Nel 2013 sono state notificate in Svizzera 224'176 persone per impieghi lavorativi inferiori a 90 giorni, il che equivale a un aumento dell'11% rispetto al 2012. Quasi la metà erano prestatori di servizi. Ciò corrisponde allo 0,7% del volume nazionale d'attività nel 2013 (0,6% nel 2012).
Commissioni tripartite
Le commissioni tripartite hanno controllato le condizioni salariali e lavorative usuali nei settori senza CCL di obbligatorietà generale presso oltre 4800 aziende che distaccano
lavoratori e hanno inoltre esaminato lo statuto di 3500 lavoratori indipendenti. Casi di dumping salariale rispetto allo stipendio usuale sono stati segnalati per il 15% delle aziende controllate (+4%).
Commissioni paritetiche
Da parte loro, le commissioni paritetiche hanno verificato le disposizioni stabilite nei CCL di obbligatorietà generale di 6500 aziende che distaccano lavoratori e controllato l'attività lavorativa indipendente di 3700 persone. Da questi esami risulta un tasso di presunte infrazioni nel 33% delle aziende distaccanti (-9%).
Controlli su datori di lavoro svizzeri
Controlli nei settori senza CCL sono stati effettuati su 8300 datori di lavoro svizzeri. Le verifiche - aumentate complessivamente del 22% - hanno rilevato il sospetto di casi di dumping salariale presso l'8% dei datori di lavoro svizzeri controllati (in calo rispetto al 2012, -2%). In progressione del 7% rispetto al 2012 anche le verifiche effettuate nei rami sottoposti a un CCL esteso. Queste hanno evidenziato una presunta infrazione ai salari minimi a norma di CCL presso il 25% delle imprese svizzere controllate (+2%, in lieve aumento). Ciò rappresenta il 2,8% di tutti i datori di lavoro svizzeri coperti da un CCL di obbligatorietà generale.