Svizzera

Garanzie UBS, siglato l’accordo con Berna

Un tetto massimo di 9 miliardi di franchi, ma solo se le perdite supereranno i 5 miliardi – “Priorità della Confederazione è ridurre perdite e rischi ed evitare il ricorso alla garanzia”

  • 9 June 2023, 08:31
  • 12 August 2023, 06:58
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Si apre anche l'ultima settimana di contrattazione per le azioni CS, mentre le attività azionarie in Cina potrebbero essere vendute

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Di: ATS/dielle

La Confederazione e UBS hanno siglato il contratto di garanzia delle perdite concordato nell'ambito dell'acquisizione forzata del Credit Suisse da parte di UBS. La banca numero uno in Svizzera potrà ricorrere a questa garanzia, che ha un tetto massimo di 9 miliardi di franchi, solo se le perdite supereranno i 5 miliardi di franchi.

"La Confederazione ha concesso a UBS una garanzia a copertura di eventuali perdite derivanti dal realizzo degli attivi del Credit Suisse", ha dichiarato venerdì il Dipartimento federale delle finanze (DFF) in un comunicato. Il contratto è stato firmato il 9 giugno.

Il DFF ha sottolineato che "la priorità della Confederazione e di UBS è quella di ridurre le perdite e i rischi potenziali per evitare, se possibile, il ricorso alla garanzia della Confederazione".

UBS, 9 miliardi di garanzia da Berna

Telegiornale 09.06.2023, 12:30

Ultima settimana di contrattazione per le azioni CS

Venerdì le azioni del Credit Suisse sono entrate nell'ultima settimana di contrattazioni, mentre si fa imminente la fine della banca zurighese fondata più di 150 anni fa e la sua integrazione in UBS. Una volta completata l'acquisizione da parte della banca numero uno in Svizzera, le azioni della banca a due vele scompariranno dalle borse svizzere e di New York.

Come annunciato da UBS lunedì scorso, la storica transazione, decisa in fretta e furia il 19 marzo e che segna la fine della banca fondata da Alfred Escher nel 1856, dovrebbe essere finalizzata lunedì prossimo. Una volta conclusa l'operazione, le azioni e gli American Depositary Receipts (ADS) del Credit Suisse saranno delistati dalle borse di Zurigo (SIX) e New York (NYSE).

SIX, l'operatore della Borsa svizzera, annuncerà l'ultimo giorno di negoziazione al più tardi prima dell'apertura dell'ultima sessione di trading. Le azioni del fornitore di logistica Kühne+Nagel, con sede a Svitto, sostituiranno quelle di Kühne+Nagel, con sede a Zurigo, nell'indice SMI dei 20 titoli principali della Svizzera a partire dal 13 giugno.

Alle 9.05 circa di venerdì, le azioni del Credit Suisse erano scambiate a 81 centesimi, pari a una capitalizzazione di mercato di soli 3,2 miliardi di franchi svizzeri, ben lontana dal massimo storico di 96,50 franchi svizzeri raggiunto nel maggio 2007.

Le attività azionarie in Cina di CS verranno probabilmente vendute

Credit Suisse gestisce attualmente in Cina un'attività di negoziazione di azioni che potrebbe essere venduta: UBS, che rileverà ufficialmente il concorrente lunedì, dispone infatti già di una licenza analoga nel paese asiatico, afferma la Reuters.

Stando all'agenzia di stampa, che si rifà a persone informate, in passato Citigroup aveva manifestato interesse per l'acquisto del comparto in questione. A quanto pare però l'istituto statunitense ha deciso di espandere le proprie attività in Cina in modo organico.

Contattate dalla Reuters, né UBS né CS hanno voluto commentare la notizia.

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