Il Credit Suisse ha chiesto alla giustizia statunitense di rinviare di alcuni mesi l'esecuzione delle sanzioni che gli sono state inflitte per incitazione all'evasione fiscale.
La banca spiega che la sua attività lucrativa potrebbe soffrire molto se l'accordo concluso con le autorità statunitensi entrasse in vigore il 12 agosto prossimo. L’istituto di credito, che gestisce "vari miliardi di dollari di attivi" di fondi pensione, chiede di rinviare questa scadenza per dargli il tempo di ottenere una deroga del ministero del lavoro, che valuta la qualità di chi gestisce le pensioni.
A fine maggio l’istituto zurighese si era dichiarato colpevole e aveva accettato di pagare 2,6 miliardi di dollari per chiudere l'indagine avviata dal Dipartimento di giustizia. Ciò gli ha risparmiato ulteriori procedimenti penali, ma, per legge i fondi pensionistici dei funzionari dovrebbero interrompere le relazioni commerciali con la banca. Quest' ostacolo potrebbe essere rimosso da una dispensa rilasciata dal Dipartimento del Lavoro USA; decisione che però non giungerà prima di novembre.
ATS/CC