Svizzera

In un comune su due il solare non conviene

Ecco dove investire in un impianto è più redditizio e dove invece la spesa non rende a lungo termine

  • 2 February 2023, 16:37
  • 12 September 2023, 13:04
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Un grande potenziale non sfruttato perché al proprietario dell'abitazione non conviene

Un grande potenziale non sfruttato perché al proprietario dell'abitazione non conviene

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Di: ATS/pon

Onsernone è il comune ticinese dove è più redditizio installare un impianto solare per una casa unifamiliare, Airolo quello dove lo è meno. È quanto emerge da uno studio pubblicato giovedì che è stato realizzato nell'ambito del progetto "Sweet Edge", commissionato dall'Ufficio federale dell'energia. Ma in un comune svizzero su due l'investimento nel fotovoltaico non conviene. Lo affermano i ricercatori del Politecnico di Zurigo e dell'Università di Berna che hanno partecipato alla stesura del lavoro. Le condizioni estremamente diverse da una regione all'altra, o persino spostandosi di pochi chilometri nel medesimo cantone, costituiscono - a loro avviso - un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi climatici che la Confederazione si è prefissata.

Per incrementare la produzione da questa fonte rinnovabile "dobbiamo assolutamente sfruttare il potenziale dei tetti" delle abitazioni - che costituisce il 42% di quello complessivo - afferma Tobias Schmidt, professore del Politecnico di Zurigo. Nell'esempio di un proprietario di casa monofamiliare riscaldata a gas, però, in circa la metà delle località il rendimento è inferiore al 3% annuo. Quindi poco interessante o tale da tradursi in una perdita sull'arco di una normale durata di vita di 30 anni.

Di cosa si è tenuto conto

Il calcolo tiene conto di prezzi di acquisto, potenza dell'impianto, sovvenzioni pubbliche, condizioni di imposizione e soprattutto dei costi dell'elettricità: sotto forma di risparmio conseguito sui consumi ma anche di retribuzione per ogni kilowattora in surplus, che il privato immette nella rete.

Fotovoltaico poco vantaggioso?

Telegiornale 02.02.2023, 12:30

Forti differenze nei prezzi all'acquisto e alla vendita

È proprio sotto l'aspetto dei prezzi che emergono differenze significative e decisive fra i circa 630 operatori del Paese: nel 2022 per un kilowattora consumato si pagavano fra i 10 e i 32 centesimi, mentre per uno fornito se ne ricevevano dai 5 ai 22. Questo ha un impatto sulla taglia dell'impianto di cui si decide la realizzazione. In molti casi il proprietario lo adatta ai suoi consumi personali invece di sfruttare pienamente il potenziale a disposizione, perché l'energia che potrebbe così rivendere non verrebbe pagata a sufficienza.

Ad esempio nei comuni di Emmetten o Ennetbürgen, entrambi nel canton Nidvaldo, un impianto solare da 12kW può generare, alle tariffe dello scorso anno prese in considerazione, un profitto di quasi 18'000 franchi in tre decenni. A Kappel am Albis (ZH) lo stesso impianto è destinato a causare una perdita di oltre 6'000 franchi. Oppure, i medesimi pannelli frutterebbero 7'000 franchi con un rendimento del 6% a Rümlang dove il fornitore locale paga quasi 17 centesimi per kilowattora, mentre manderebbero in rosso il proprietario in molte località limitrofe.

Le condizioni nel complesso sono più favorevoli per chi ha una pompa di calore e in generale per tutti i condomini e gli stabili più grandi, per i quali la convenienza è accertata quasi ovunque. L'offensiva solare approvata alla fine dello scorso settembre dalle Camere federali prevede un obbligo di installare pannelli su tutte le nuove costruzioni di oltre 300 m2 di superficie, ma una commissione del Nazionale una settimana fa si è espressa a favore di un ulteriore cambio di marcia.

"Serve un'armonizzazione"

Nel complesso, ci sono solo pochi esempi di misure veramente ambiziose per promuovere l'energia fotovoltaica nei cantoni e nei comuni, scrivono gli autori dello studio in una nota. E solo pochi cantoni utilizzano il loro margine di manovra politico per offrire alle famiglie e agli investitori maggiori incentivi finanziari per gli impianti solari.

Secondo Schmidt, "la Svizzera si presenta come un patchwork" e non è "né giusto né comprensibile che la redditività fra un comune e un altro e fra una regione e un'altra sia così tanto variabile". "Un'armonizzazione attraverso norme più restrittive e ambiziose è necessaria", gli fa eco Isabelle Stadelmann dell'Università di Berna, coautrice dello studio. Fra le proposte, c'è quella di esentare dalle imposte le installazioni fotovoltaiche in tutti i cantoni. Il fattore più importante resta però quello del prezzo della corrente e sotto questo aspetto sono certi fornitori a dover adeguare le proprie tariffe.

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