Svizzera

La Posta alla prova degli hacker

Un gruppo di 150 hacker “etici” ha testato le difese informatiche del Gigante giallo: 22 falle trovate, due significative

  • 30 giugno 2022, 11:53
  • 23 giugno 2023, 20:49
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In quattro anni l'azienda ha pagato un totale di 380'000 euro di bonus agli hacker "etici" per le falle trovate

  • archivio keystone
Di: ATS/dielle

Un test condotto da hacker di tutto il mondo ha rivelato 22 falle di sicurezza nei sistemi di accesso della Posta, di cui due si sono rivelate significative.

In occasione della Conferenza internazionale di hacking tenutasi a Parigi il 25 e 26 giugno, 150 hacker professionisti "etici" sono stati incaricati, su pagamento, di attaccare 300 servizi internet della Posta Svizzera entro 24 ore.

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La maggior parte delle violazioni era di lieve entità, una era "grave" e un'altra "critica", ha affermato il responsabile della sicurezza Marcel Zumbühl. Una riguardava l'ufficio oggetti smarriti interno: gli hacker sono riusciti ad accedere e a manipolare i dati dei pacchi. La seconda ha toccato il "webtransfer", che rende disponibili grandi volumi di dati a terzi. Gli hacker sono riusciti a penetrare nel sistema, così da bombardare gli indirizzi dei dipendenti con e-mail di phishing.

Dal lancio del programma "Bug Bounty" quattro anni fa, la Posta è riuscita a individuare 437 falle confermate (tutte risolte). Di queste, 19 erano "critiche" e 61 "gravi".

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