L'erario statunitense, secondo fonti anonime citate dall'agenzia Bloomberg, potrebbe premere affinché a dichiararsi colpevole di complicità in evasione fiscale sia il Credit Suisse e non solo la società creata ad hoc.
L'ipotesi di fondare la filiale (s'era parlato di CS International Advisor) in modo da usarla come capro espiatorio facendovi confluire i capitali non tassati dei clienti d'oltre Atlantico, era stata ventilata giorni fa dalla stampa.
Gli inquirenti si chiederebbero ora se questa soluzione sia accettabile e anche se rivalersi direttamente sulla casa madre non sia controproducente, mettendo a rischio impieghi e redditi degli azionisti locali.
In merito alla possibile multa, continua a circolare la cifra di più di un miliardo di dollari.
ATS/dg