Svizzera

Pandemia, i Cantoni corrono ai ripari

Berna, Sciaffusa e Uri puntano soprattutto sulle mascherine e i certificati Covid

  • 26 novembre 2021, 17:40
  • 10 giugno 2023, 16:14

Notiziario ore 16.00 del 26.11.2021

RSI Svizzera 26.11.2021, 17:08

  • Keystone
Di: ATS/FD

Dopo la decisione di mercoledì del Governo federale di non introdurre per ora nuove restrizioni a livello nazionale contro il coronavirus, i Cantoni si stanno muovendo con disposizioni interne nel tentativo di arginare la pandemia. Oggi, venerdì, è stata la volta di Berna, Sciaffusa e Uri: le autorità puntano in particolare su mascherine, certificati Covid e dosi di richiamo.

Nel canton Berna, da lunedì le mascherine torneranno a essere obbligatorie negli spazi interni e alle fermate dei mezzi pubblici. Nelle scuole dovranno indossarla i bambini dal quinto anno e gli insegnanti, ma non verranno reintrodotti i test, in quanto non tutti vi vogliono partecipare. L'imposizione di mettere la mascherina vale pure per le persone di età superiore ai 12 anni in manifestazioni, mercati, fiere e asili nido. In tutti i casi si applica indipendentemente dalla necessità di esibire un certificato Covid all'entrata. Il Governo cantonale ha anche deciso di disporre l'obbligo del pass sanitario per i visitatori di varie strutture, fra cui ospedali, case di riposo, istituti per disabili e giovanili.

A Sciaffusa si possono ora prendere appuntamenti per ricevere la dose di richiamo del vaccino anche sotto i 65 anni. Chi ha dai 16 anni in su e si è sottoposto alla seconda iniezione almeno sei mesi fa può registrarsi. Lo ha annunciato il Dipartimento della sanità cantonale.

Anche Uri ha deciso di inasprire le regole allo scopo di contenere i contagi, ha riferito la Cancelleria di Stato. Per accedere alle strutture sanitarie e sociali bisognerà avere un certificato Covid e indossare una mascherina. Eccezioni sono possibili in casi speciali, per esempio quando si fa visita a un parente in fin di vita. Per quel che concerne il personale, chi non si è vaccinato o è guarito dalla malattia dovrà sottoporsi a un test PCR salivare due volte alla settimana. Stesso discorso, ma una volta ogni sette giorni, per i residenti di questi istituti che si recano all'esterno.

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