
San Gallo, nuovo centro migranti
TG 20 di mercoledì 26.01.2022
Per i migranti Buchs è un luogo di transito
Il 4 gennaio è stato aperto un centro per accogliere i migranti afghani in arrivo attraverso l'Austria. La maggior parte riparte subito
Settecento migranti, per la maggior parte giovani di origine afghana, sono stati fermati dall'inizio dell'anno nel canton San Gallo al confine fra l'Austria e la Svizzera. Gli arrivi sono in costante aumento, la tendenza si conferma per il settimo mese consecutivo.
Per questo il 4 gennaio a Buchs è stato aperto un nuovo centro d'accoglienza. Giunti in treno, i migranti vengono fatti scendere e condotti alla struttura per essere registrati e sottoposti a un test del coronavirus. Hanno alle spalle un lungo viaggio, attraverso l'Iran, la Turchia, la Grecia e la rotta balcanica. C'è chi è partito ancor prima della presa del potere da parte dei talebani a Kabul.
I motivi dell'ondata non sono ancora del tutto chiari. "È piuttosto una concatenazione di cause", spiega il portavoce della Segreteria di Stato della migrazione, Lukas Rieder. "La situazione economica in Grecia è difficile e trovare sostentamento non è scontato, ma in gioco ci sono anche altre ragioni che superano l'aiuto statale ai richiedenti l'asilo, che in altri paesi è migliore rispetto alla Grecia. Contano anche le competenze linguistiche o i legami familiari."
In base all'accordo di Dublino, chi è già stato registrato in un altro Stato europeo va rispedito lì, ma spesso manca il tempo per farlo: ci possono volere otto settimane per la risposta alla richiesta e nel frattempo a queste persone va garantito un alloggio. Tuttavia, non sono in arresto e una buona parte riprende direttamente il viaggio verso altri Paesi europei, in particolare la Francia.