Quattro anni a Schmidheiny
L'imprenditore svizzero condannato a Torino in uno dei filoni del processo Eternit bis
Il tribunale di Torino ha condannato a 4 anni di reclusione l'imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny in uno dei diversi filoni del processo Eternit bis.
L'accusa era di omicidio colposo in relazione al decesso di due ex lavoratori di Cavagnolo, località piemontese dove la multinazionale dell'amianto aveva una filiale. La difesa ha già annunciato che farà ricorso sostenendo che il verdetto va contro gli ultimi orientamenti della giurisprudenza.
Dopo un nulla di fatto nel primo processo per disastro ambientale, reato che era stato giudicato prescritto dalla Corte di cassazione, il processo a carico di Schmidheiny è di competenza anche dei giudici di Reggio Emilia, Vercelli (appena terminata l'indagine) e Napoli (dibattimento in corso). In questi due ultimi casi si procede per omicidio volontario.