Sessanta segnalazioni di discorsi d'odio razzisti su Internet, di cui una quindicina penalmente rilevanti: è il primo bilancio della nuova piattaforma della Commissione federale contro il razzismo.
Attiva dal 30 novembre scorso, sta avendo un successo inatteso anche per gli stessi promotori. "La piattaforma risponde davvero a un bisogno: le persone desiderano segnalare i discorsi d'odio razzisti online" dichiara alla RSI la collaboratrice scientifica Giulia Reimann.
Sul fronte dei contenuti al centro delle segnalazioni gli esperti notano che sono di stampo antisemita, contro i neri o, in generale, espressione di xenofobia. Facebook, Twitter e le sezioni commenti dei portali di notizie si rivelano essere in questo senso ambienti particolarmente prolifici e ulteriormente ravvivati dal coronavirus.
"Dallo scoppio della pandemia sono aumentate in particolare le teorie del complotto di natura antisemita, tendenza che si riflette anche in Rete e nei social media", chiosa Giulia Reimann.
Un bilancio esaustivo del progetto pilota verrà tracciato tra un anno. Solo allora sarà possibile avere una prima panoramica di tipo qualitativo di natura e portata di questo genere di contenuti.