Svizzera

Tracciamento, ci pensano i privati

Un'azienda di Zurigo ha creato una banca dati centralizzata per ridurre i problemi di contact tracing - I cantoni dovranno pagare per avere le informazioni

  • 25 October 2020, 16:53
  • 10 June 2023, 03:49

RG 12.30 del 25.10.20: il servizio di Roberto Scolla

RSI Svizzera 25.10.2020, 17:36

  • keystone
Di: RG/CB

Una banca dati centralizzata per ridurre, se non addirittura eliminare, i problemi di contact tracing. L'idea è venuta ai titolari di una ditta informatica zurighese, i quali hanno pensato di creare l'"United Swiss Contact Tracing Database" a complemento della Swiss-Covid-App. Le informazioni sono però in mano a privati e i cantoni dovranno comprare le informazioni.

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Il sistema di contact tracing svizzero, affidato ai cantoni, è sotto pressione e ormai non è più in grado di raggiungere i propri scopi, come riconosciuto nei giorni scorsi anche da Lukas Engelberger, presidente della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS): "Non possiamo più garantire un servizio completo di ricerca di contatti". Uno dei maggiori problemi riscontrati finora risiede nel fatto che ogni esercizio pubblico registra i dati in modo diverso: chi chiedendo di compilare un formulario cartaceo, chi invece usando una registrazione tramite codice QR o altre applicazioni. Per questo motivo, il recupero dei dati di contatto risulta molto lento e complesso.

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Per velocizzare la procedura di tracciamento, l'azienda Mindnow ha quindi pensato di creare una banca dati centrale: "Abbiamo riunito i nove maggiori fornitori di soluzioni digitali - con i quali copriamo circa l'80% dei raccoglitori di dati", ha spiegato Jean-Paul Saija, co-amministratore dell'azienda zurighese in un'intervista della Sonntags Zeitung pubblicata domenica. I dati confluiranno in un unico database e il sistema permetterà inoltre di avvertire immediatamente tutti i contatti via e-mail o SMS, chiedendo anche una conferma di lettura.

L'idea era stata sottoposta alla Confederazione la quale l'aveva rifiutata. Contattato dal domenicale, l'Ufficio federale della sanità si è giustificato evocando problemi di assenza di base legale e di competenza, essendo il tracciamento un compito cantonale. Inoltre, la portavoce del Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza Silvia Böhlen sottolinea l'elevato rischio collegato a un database unico: "In caso di attacco o abuso, un numero maggiore di persone sono potenzialmente interessate", spiega.

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