Svizzera

Treni più cari per l'Italia

Aumento delle tariffe internazionali: conseguenze per i passeggeri e rischi per la politica di trasferimento delle merci

  • 24 gennaio 2017, 12:26
  • 5 settembre 2023, 05:29
Il terminal HUPAC Busto Arsizio: il nodo di interscambio strada-ferrovia fra Italia e Svizzera

Il terminal HUPAC Busto Arsizio: il nodo di interscambio strada-ferrovia fra Italia e Svizzera

  • ©Ti-Press /Pablo Gianinazzi

La circolazione dei treni internazionali in Italia dal 2018 costerà di più. L’aumento delle tariffe chilometriche per l’uso della rete sarà del 66% per i passeggeri (da 2,7 a 4,5 euro) e del 46% per i merci (da 2,15 a 3,15).

Saranno più cari i biglietti (si ipotizza un +8-10% da Zurigo a Milano). Ma non solo. Anzi. A patire principalmente il rincaro, rischia infatti di essere il trasporto dei beni, come evidenzia il TagesAnzeiger che ha registrato i timori di Doris Leuthard, FFS, Hupac, RAlpin e Ufficio federale dei trasporti.

Tutti si dicono preoccupati dalle ripercussioni che la novità potrebbe avere sulla concorrenzialità dei binari rispetto alla strada. Ciò che potrebbe, almeno in parte, a mettere a repentaglio tutta la politica elvetica di trasferimento e i benefici di AlpTransit.

La partita è ancora in corso. Vienna e Berlino hanno attivato i canali diplomatici per convincere l’Italia a ripensarci. Le Ferrovie austriache (ÖBB) inoltre hanno fatto causa contro Rete ferroviaria Italia che si difende rilevando di avere tasse tra le più basse in Europa.

Diem

Il nostro dossier AlpTransit

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