Della neve, ancora, non c’è traccia. Appena prima delle vacanze natalizie, le stazioni sciistiche svizzere si trovano a dover fare i conti con un’importante scarsità di materia prima che le costringe a ricorrere all’innevamento artificiale per attirare i turisti.
Nel 2000 la superficie coperta da neve artificiale in Svizzera era del 5%; oggi, è del 40%. Questo incremento è sicuramente dovuto al riscaldamento climatico, perché riguarda tutto l’arco alpino, non solo la Svizzera. Questo consumo rappresenta però un problema per gli ambientalisti, preoccupati per la situazione della vegetazione sotto il manto di neve artificiale e per l’eccessivo consumo di acqua ed elettricità.
Alcuni cantoni, per far fronte alla concorrenza, fanno anche uso di additivi per innevare sopra gli zero gradi. Nonostante tutti gli sforzi, però, i clienti delle nevi continuano a diminuire. Probabilmente, come sostengono operatori e ambientalisti, la lotta dell’uomo contro il riscaldamento climatico, è – con questi mezzi – impari e perduta.
TG/GTa
Dal TG20:
19.12.2014: Il prezzo della neve artificiale
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19.12.2014: Alla Stöckli la poca neve non preoccupa
RSI Info 19.12.2014, 21:13