Dopo Ticino, Neuchâtel e Giura, Ginevra è il quarto cantone svizzero a introdurre un salario minimo. Domenica il 58% dei votanti ha infatti approvato, al terzo tentativo, un minimo orario di 23 franchi per tutti. La sua introduzione suscita però ora qualche timore, in particolare sui tempi, in quanto è previsto da subito e appunto per tutti i settori, con o senza contratto collettivo.
La "lista" di Mauro Baranzini
RSI Info 29.09.2020, 12:33
Non sussiste insomma nessun periodo transitorio, come invece è stato il caso di Ticino e Giura. Il Consigliere di Stato Mauro Poggia ha parlato di una possibile introduzione già alla fine del mese di ottobre, dopo che i partner sociali si saranno messi d'accordo sulla portata delle eccezioni e verrà promulgata la legge d'applicazione.
Il salario minimo più alto della Svizzera
Quello votato sulle sponde del Lemano è il salario minimo più alto in Svizzera, secondo alcuni addirittura al mondo. Bisogna però considerare che il costo della vita, e dell'alloggio in particolare, è molto alto a Ginevra e, probabilmente complice la pandemia, è sempre più palpabile quello che dicono le statistiche: due persone su dieci a Ginevra non ce la fanno a vivere con il proprio salario e devono ricorrere ad aiuti anche statali.
L’impatto sul mercato del lavoro e sull'economia ginevrina
Il salario minimo a 23 franchi potrebbe far aumentare la busta paga di circa 30'000 persone nel cantone romando. I settori maggiormente interessati sono quelli della ristorazione, degli alberghi, della pulizia e i saloni dei parrucchieri, settori che tra l'altro impiegano a maggioranza le donne, ancora oggi penalizzate con i salari. Sono d’altra parte anche i settori più colpiti in questo momento dalla crisi generata dal coronavirus.
E a questo proposito non mancano dei timori. Un esempio: per un ristoratore che ha già vissuto il confinamento e le restrizioni dovute alla pandemia, applicare da subito il salario minimo significa aumentare lo stipendio dei dipendenti di oltre 400 franchi al mese. Cosa fare quindi per stare a galla: aumentare i prezzi sul menù? Ridurre le ore di lavoro? La questione non è di facile soluzione, ancor più per i tempi stretti concessi per l'introduzione del nuovo minimo.