Le buste con il materiale per i ticinesi all'estero per il secondo turno di voto per gli Stati non sono tutte partite entro il 29 ottobre e alcune sono state inviate per posta B. Questi gli ultimi dati emersi sul ricorso dell'avvocato Gianluca Padlina, che non sono stati forniti dal Consiglio di Stato, visto che la procedura è ancora in corso e che in una nota stampa ha invitato il ricorrente a non dare a sua volta informazioni.
In totale al momento sono 186 le schede di voto arrivate in 109 comuni, su 115, dopo il 17 novembre e quindi escluse dallo spoglio. Inoltre, secondo le informazioni fornite da Padlina, non tutti gli invii sono stati effettuati entro il 29 ottobre, come assicurato, e alcuni sono partiti per posta B.
L'avvocato chiede quindi una verifica approfondita delle date di invio da parte dei comuni e se siano state fatte per posta A o B.
Invito al silenzio
Il Quotidiano 09.12.2019, 20:00