Il direttore dell'AITI Stefano Modenini (tipress)
Controlli al confine? "No" dell'AITI
Il mondo economico ticinesi respinge ogni procedura che rallenti il flusso dei lavoratori nel cantone
Ai grandi temi legati alla pandemia si è aggiunta - proprio ieri - la richiesta dei principali partiti svizzeri di aumentare i controlli ai valichi e di incrementare lo screening nelle aziende. La richiesta è rivolta al Consiglio federale, che mercoledì potrebbe tra l'altro già esprimersi sull'estensione dei test.
Il Ticino - con gli oltre 70'000 frontalieri che giornalmente varcano il confine - è evidentemente molto esposto a eventuali inasprimenti delle misure antiCovid.
Ma il mondo economico respinge ogni procedura che rallenti il flusso dei lavoratori. "Per noi i tamponi vanno fatti in azienda, non sono immaginabili restrizioni eccessive al confine", dice il direttore di AITI Stefano Modenini.