Ticino e Grigioni

Divoora, “quando è troppo è troppo”

Giornata di agitazione e di astensione dal lavoro indetta da UNIA e OCST contro le condizioni di lavoro nella consegna pasti e dopo l'interruzione delle trattative

  • 23 dicembre 2021, 13:24
  • 10 giugno 2023, 16:55
Un momento della dimostrazione in Piazza Manzoni

Un momento della dimostrazione in Piazza Manzoni

  • RSI
Di: dielle/Quot

“Divoora: rispetto e dignità per i lavoratori”. Sotto l’egida di questo slogan questa mattina, giovedì, a Lugano i sindacati UNIA e OCST hanno organizzato una giornata di agitazione e di astensione dal lavoro per denunciare che “quando è troppo è troppo”. La fase di mobilitazione fa seguito all'interruzione delle trattative con l'azienda avvenuta ieri, mercoledì.

“Siete fermi ore ed ore al freddo in attesa degli ordini, sempre a disposizione del datore di lavoro: ma questo tempo non vi è riconosciuto né remunerato” ha scritto in un volantino indirizzato ai lavoratori UNIA, che denuncia pure il l’ultima modifica contrattuale di novembre, che prevede salari al minuto ed è stato imposto dall’oggi al domani. Viene denunciato anche l’utilizzo di mezzi propri non correttamente rimborsato, come il veicolo e il telefono.

Vengono pertanto fatte le seguenti rivendicazioni: il riconoscimento immediato di tutto il tempo di lavoro; il pagamento del salario per tutte le ore dei turni effettuate; una pianificazione dell’orario di lavoro equa e regolare; l’introduzione di un sistema corretto di rimborso spese per l’utilizzo di veicoli privati; il riconoscimento del diritto all’indennità di malattia.

Divoora: “No a ultimatum”

In un comunicato Divoora afferma di rammaricarsi, "perché le aperture e le disponibilità dimostrate da entrambe le parti avrebbero meritato di poter beneficiare di ancora alcune settimane di lavoro, per cercare di perfezionare punti di intesa che, a mente di Divoora, avrebbero potuto essere raggiunti.". Inoltre, osserva che in piazza erano presenti solo 8 driver sui 145 impiegati e “che tutti sono sempre stati retribuiti nel pieno rispetto delle norme legali in vigore". La società resta dunque aperta al dialogo ma dice "no a un ultimatum". I sindacati infatti riprenderanno le trattative solo se Divoora riconoscerà tutte le ore lavorate e un minimo di ore assicurate per chi lavora su chiamata.

Notiziario 15.00 del 23.12.2021 - Divoora, “quando è troppo è troppo”

RSI Ticino e Grigioni 23.12.2021, 16:19

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