Ticino e Grigioni

"Eravamo pronti a ogni scenario"

Il sindaco di Lugano Marco Borradori: sgombero e demolizione dell’ex Macello erano pianificati - Annullata la marcia dello Sciopero per il clima

  • 30 maggio 2021, 12:45
  • 10 giugno 2023, 11:23

RG 12.30 del 30.05.21: le dichiarazioni di Marco Borradori intervistato da Pervin Kavakcioglu

RSI Ticino e Grigioni 30.05.2021, 14:36

  • ©Ti-Press / Francesca Agosta
Di: Diem/CSI

Lo sgombero dell’ex Macello di Lugano non è stato improvvisato da un momento all’altro dopo quanto avvenuto all’ex Istituto Vanoni. Era stato preparato e pianificato nei dettagli. Lo ha ammesso ai microfoni della RSI il sindaco Marco Borradori ribadendo che, se non ci fosse stata l’occupazione dello stabile in Via Simen da parte dei presenti alla manifestazione in centro città, il Piano B non sarebbe scattato. “Posso dire eravamo pronti a qualsiasi evento – ha affermato -. Avevamo deciso giovedì in Municipio che se la manifestazione si fosse svolta in modo tranquillo senza significativi ‘incidenti’ non ci sarebbe stato assolutamente nulla. Da questo profilo mi stupisce un po’ se qualcuno si stupisce”.

RG 12.30 del 30.05.21: il servizio di Romina Lara

RSI Ticino e Grigioni 30.05.2021, 14:36

  • ©Ti-Press/Francesca Agosta

Nello stesso piano, in elaborazione da ben oltre un mese, rientrava anche la demolizione degli spazi per i quali la città aveva inviato lo sfratto ai molinari il 18 marzo. Un passo che - come dimostrato anche da quanto avvenuto in Ticino negli ultimi 25 anni, a partire da Casa Cinzia a Bellinzona -, quasi sempre accompagna la chiusura dei centri sociali autogestiti. “Uno dei problemi non era tanto lo sgombero, ma cosa sarebbe accaduto dopo – spiega il sindaco -. Non ho molta esperienza in materia, ma mi è stato detto che in questi casi bisogna fare in modo di rendere impossibile un rientro nell'edificio. Faceva parte delle misure che la polizia aveva ipotizzato già nelle scorse settimane”.

L'ex Macello: demolito e presidiato

RSI/Patrizia Peter 30.05.2021, 15:06

Quanto avvenuto tra sabato sera e le prime ore di domenica sembra aver precluso ogni possibilità di dialogo. Ma tra qualche giorno qualcosa succederà. Intanto Marco Borradori continua a lanciare segnali di disponibilità a ragionare con gli autogestiti per trovare una soluzione. Purché questa venga trovata nel solco della legalità. L’alternativa è già sul tavolo (si trova sul Piano della Stampa in territorio di Lugano). Resta da capire se dopo la cancellazione del CSOA all’ex Macello potrà essere presa in considerazione anche dalla controparte.

Annullata la marcia dello Sciopero per il clima

"Per via delle forti tensioni dovute a quanto accaduto all'ex Macello" il movimento Sciopero per il clima Ticino ha annullato la marcia prevista per domenica pomeriggio a Lugano per manifestare contro la legge sulle misure antiterrorismo sulla quale si voterà il 13 giugno. L'appuntamento è rinviato ai prossimi giorni. Il movimento, spiega, che non si schiera né a favore né contro l'autogestione, ma "ribadisce l'importanza di una giusta manifestazione e denuncia gli atti violenti da parte della polizia".

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