Ticino e Grigioni

Gran Consiglio, la Lega lascia l'aula

Il gruppo insoddisfatto della condanna della violenza a Lugano espressa dal presidente Nicola Pini, chiedeva esplicita solidarietà con Marco Borradori

  • 1 giugno 2021, 17:14
  • 23 giugno 2023, 14:57

La dichiarazione di Nicola Pini

RSI Info 01.06.2021, 17:10

Di: pon

L'autogestione, rimandata in commissione lunedì, è tornata a fare capolino in Gran Consiglio in apertura di seduta martedì, apertura che ha condotto il gruppo leghista a lasciare l'aula.

"A nome dell'ufficio presidenziale voglio condannare ogni forma di violenza, sia fisica che simbolica, ed esprimere assoluta solidarietà a chi ha subito violenze e minacce, non da ultimo ieri sera, e soprattutto per riaffermare con decisione l'importanza di un dialogo schietto e duro negli argomenti ma sempre corretto e civile (...) il rispetto delle persone, delle istituzioni e di tutte le parti coinvolte in una discussione, sia in quest'aula che nel paese", ha detto il presidente Nicola Pini rivolgendosi ai colleghi.

L'annuncio di Boris Bignasca

RSI Info 01.06.2021, 17:10

Una dichiarazione che non ha soddisfatto la Lega dei Ticinesi, che avrebbe auspicato un'esplicita presa di posizione a favore del sindaco Marco Borradori, sotto la cui casa i "molinari" hanno manifestato lunedì sera (ascolta il servizio di Sandy Sulmoni), e dell'intero Municipio di Lugano.

RG 07.00 dell'01.06.2021 Il servizio di Sandy Sulmoni

RSI Info 01.06.2021, 09:47

Quelli di lunedì sera sono "fatti di una gravità inaudita", secondo il capogruppo Boris Bignasca, che ha preso la parola dopo aver chiesto una pausa per discutere con i suoi e ha ricordato anche la richiesta al Parlamento di "condannare la violenza dei teppisti dello CSOA". Fino a quando questa condanna non verrà formulata dal Gran Consiglio, ha quindi concluso Bignasca, "il gruppo della Lega non parteciperà alle sedute".

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