La diocesi di Coira si attiva per l'accoglienza dei profughi: il vescovo Vitus Huonder chiede ai responsabili delle parrocchie e delle fondazioni ecclesiastiche di valutare con le autorità civili dove potrebbero alloggiarne per far fronte all'attuale afflusso, si legge in una nota diramata giovedì dalla Curia.
"Diverse parrocchie possiedono stabili e appezzamenti" e una disponibilità verso "esseri umani in una situazione precaria" sarebbe "un forte segno di solidarietà, amore per il prossimo e giustizia", scrive il portavoce della diocesi Giuseppe Gracia riportando le parole pronunciate dal vescovo lo scorso dicembre in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani.
Nel comunicato si rammenta quanto già si fa nella diocesi per i profughi, indicando che vengono ospitati nel palazzo vescovile a Landquart, nel monastero di Cazis e in un edificio a Schluein. L'appello fa seguito a quello fatto da Papa Francesco domenica scorsa durante l'Agelus: il pontefice ha chiesto a parrocchie, comunità e santuari di Europa di accogliere ciascuno una famiglia di profughi.
ats/joe.p.