Ticino e Grigioni

Mattia Lepori: "Nessuna pressione"

Il vicecapo area medica dell'EOC sulla lettera di Merlani: "Penso che si tratti solo di sottolineare come informazione, dialogo ed ascolto siano gli strumenti che permettono di raggiungere i nostri obiettivi"

  • 25 July 2021, 18:26
  • 10 June 2023, 10:52

CSI 18.00 del 25.07.2021 Il servizio di Pervin Kavakcioglu

RSI New Articles 25.07.2021, 20:29

Di: Luca Berti/redMM

"Mi aspetto che tutte le Direzioni sanitarie e amministrative offrano consulenza al personale scettico o timoroso sui vaccini". Così, in sintesi, il Medico cantonale in una lettera inoltrata venerdì scorso a ospedali, cliniche, case per anziani e servizi di cura a domicilio. A far scattare il richiamo è il tasso molto variabile delle adesioni al vaccino tra vari servizi attivi nel Cantone. E su questo fronte ci sono novità in arrivo da agosto.

Istituti con personale più vaccinato di altri. E allora il Cantone aumenta il pressing sulle strutture affinché facciano di più nel motivare il proprio personale a immunizzarsi. La richiesta contenuta nella lettera del medico cantonale Giorgio Merlani va alle direzioni, così come ai quadri superiori, invitati a dare il buon esempio, vaccinandosi.

Nello scritto, discusso e condiviso anche dal Dipartimento della sanità, si annuncia inoltre che dal 1° agosto, sul sito del Cantone, sarà indicato - struttura per struttura - il tasso di vaccinazione del personale a contatto con pazienti e ospiti. L'elenco sarà completo verosimilmente in un paio di settimane, ci fa sapere lo stesso Merlani, precisando di ritenere che sia diritto di ogni paziente sapere se gli operatori a cui si affida siano immunizzati. La lettera è stata inizialmente pubblicata sui social dal municipale di Lugano Lorenzo Quadri, ritenendo che si tratti, citiamo, di uno "scaricabarile di responsabilità da parte del Cantone".

Sulla questione abbiamo chiesto un'opinione al dottor Mattia Lepori, vicecapo area medica dell'Ente ospedaliero cantonale (EOC). "Penso che si tratti solo di sottolineare come informazione, dialogo ed ascolto siano gli strumenti che permettono di raggiungere questo obiettivo. Non ci vedo una pressione da parte del medico cantonale", dice.

Il medico cantonale cita il diritto del paziente di sapere se il personale sia immunizzato. Ciò significa che lo si potrà chiedere a ogni singolo operatore? “Da un punto di vista legale no. C’è una grossa differenza tra il divulgare informazioni generali o sul singolo operatore, che riguardano la sfera privata della propria salute. Gli operatori sanitari sono in primis dei cittadini”, aggiunge Lepori.

Ricordiamo che in Ticino il tasso d'adesione globale dei sanitari alla vaccinazione è superiore al 70%.

Pressione e trasparenza

Il Quotidiano 25.07.2021, 21:35

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