Nelle ultime settimane la pressione dei migranti ai confini a sud delle Alpi è diminuita notevolmente. Gli arrivi quotidiani di gente in fuga dal proprio paese si possono contare sulle dita di una mano, sono oramai quasi nulli.
A sostenerlo è Mauro Antonini che, raggiunto al telefono dai colleghi delle Cronache della Svizzera italiana, ha sottolineato: “Abbiamo registrato una diminuzione drastica degli arrivi. Non è escluso che in futuro la pressione ai confini ticinesi possa tornare ad aumentare, soprattutto in seguito alla decisione di diversi paesi di chiudere i propri valichi o di renderli meno permeabili”.
“Negli ultimi tempi è stato constatato un aumento soprattutto dei profughi afghani. Non è escluso che vi possano essere delle organizzazioni criminali che favoriscono l’entrata in Ticino di alcune etnie, rispetto ad altre”, sottolinea il comandante della regione IV delle guardie di confine.
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