I ricoveri a causa del COVID-19 stanno aumentando in Ticino come nel resto della Svizzera - siamo arrivati a 30, uno dei quali in terapia intensiva - ma gli ospedali lanciano un appello: la paura del coronavirus non deve spingere a posticipare visite e trattamenti per altre patologie e la situazione attuale non è certo tale da impossibilitarli a occuparsi di tutti.
È un fenomeno che era stato constatato in primavera, "abbiamo visto diverse persone che avrebbero potuto essere curate in marzo o aprile arrivare invece in agosto o settembre. Abbiamo quindi avuto un ritardo di diagnosi o di terapia di diversi mesi", afferma il direttore sanitario del La Carità, Michael Llamas. Una visita ambulatoriale può prevenire un ricovero più avanti. A Locarno si sono approntati percorsi separati (come altrove) e si stanno ampliando alcuni spazi dopo aver riattivato, negli scorsi giorni, la cellula di crisi operativa.
Alla voce dei nosocomi si unisce quella dei medici di famiglia, pronti a dare una mano e un consiglio. Ci si può rivolgere a loro in completa sicurezza senza intasare i pronto soccorso, spiega lo specialista in prevenzione e salute pubblica Vincenzo Liguori. Le patologie che rischiano di essere trascurate sono quelle classiche invernali ma anche quelle croniche, come il diabete.