Le Officine FFS sono sicure e non vi è nessun pericolo per gli operai che vi lavorano. Potremmo sintetizzare con queste parole la presa di posizione dell’ex regia sui recenti casi di cronaca legati alla malattia di alcuni dipendenti per l’esposizione all’amianto.
“Le FFS si occupano regolarmente del tema e le norme di sicurezza sono rispettate. Non c'è alcun pericolo per i collaboratori. Da quando la problematica è diventata nota l’azienda, in accordo con la SUVA, ha messo in atto le misure necessarie per la loro protezione”, viene sottolineato in una nota diramata lunedì.
“Tutti i lavori… vengono eseguiti in piena sicurezza. Le zone di rischio sono conosciute e documentate… Per quanto riguarda la presenza di amianto negli stabili di Bellinzona, incontri e valutazioni vengono fatti regolarmente con gli specialisti del settore. Il 3 settembre una ditta ha effettuato l’ultimo sopralluogo relativo ai rischi. Non sono state individuate criticità”, ricordano i rappresentanti dello stabilimento bellinzonese.
Parole rassicuranti sono state espresse oggi pure dalla SUVA, che si è scusata con i sindacati nel corso di un incontro a Bellinzona. La Cassa nazionale dell'assicurazione infortuni, infatti, ha ammesso che la comunicazione con dipendenti ed ex dipendenti a rischio d'esposizione all'amianto è stata carente. Dal canto loro le parti sociali hanno ringraziato per il gesto, ma hanno chiesto ulteriori garanzie su una collaborazione più trasparente tra tutti i principali attori coinvolti. Sindacati che, a più riprese, nei giorni scorsi avevano spronato le parti a “fare chiarezza” e a sostenere maggiormente le famiglie colpite.
Amianto, la SUVA si scusa
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Gli effetti dell'amianto alle Officine di Bellinzona
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Per saperne di più:
- Officine di Bellinzona: nessun pericolo per i collaboratori (comunicato integrale)