Il procuratore pubblico Daniele Galliano ha emesso un decreto d’accusa contro lo stilista tedesco Philipp Plein. Il reato ravvisato è quello di infrazione alla Legge federale sul lavoro. In particolare all’art. 59, lettera b, che si rifà all’obbligo di rispettare la durata dei turni previsti per i dipendenti. Obbligo – hanno accertato le indagini –ripetutamente violato tra il 2016 e il 2019. Galliano ha proposto una pena pecuniaria sospesa. Plein ha accettato la decisione, e la condanna è quindi cresciuta in giudicato.
L’inchiesta scattò nel 2020, a seguito di una denuncia presentata dall’Ispettorato del lavoro. Una seconda denuncia venne sporta, sempre due anni fa, da un altro gruppo del settore: la Billionaire Italian Couture Srl. La vicenda riguardava la Billionaire International Ag, costituita nel 2016 per promuovere il marchio. Società di cui Philipp Plein è amministratore unico, e nella quale figurava (fino all’aprile del 2021) il non meno conosciuto Flavio Briatore.
Contro Plein furono ipotizzate le accuse di amministrazione infedele e di falsità in documenti. Da un lato i dubbi sulla corretta gestione della società. Dall’altro il sospetto che fosse stata allestita della documentazione fasulla. Su entrambi i fronti Galliano non ha ravvisato però irregolarità di sorta, e ha dunque firmato un decreto di abbandono. I denuncianti lo hanno impugnato, e ora toccherà alla Corte dei reclami penali esprimersi in proposito.
Il gruppo Plein, da noi raggiunto attraverso il suo legale, preferisce al momento non rilasciare dichiarazioni.