Ticino e Grigioni

Preventivo ticinese, prime schermaglie in aula

Iniziato il dibattito in Gran Consiglio, schieramenti divisi dietro tre rapporti

  • Ieri, 19:26
  • Ieri, 20:33
L'aula del Gran Consiglio ticinese
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Preventivo TI; tutti divisi appassionatamente

SEIDISERA 15.12.2025, 18:00

  • Ti-Press
Di: SEIDISERA / Quotidiano / pon 

“Senso di responsabilità” - un’espressione del co-relatore Matteo Quadranti - è stato usato in modo ricorrente nel dibattito di lunedì del Gran Consiglio ticinese, che ha avviato l’esame dei conti del Cantone per il prossimo anno, esame che dovrebbe concludersi con il voto mercoledì. Gli schieramenti hanno espresso le proprie posizioni, già delineatesi nei giorni scorsi e cristallizzatesi in tre rapporti. Quello di maggioranza, firmato da PLR e Centro, quello di UDC e Lega e quello di PS e Verdi. Il primo ricalca in larga misura la posizione del Consiglio di Stato, che parte da un “rosso” di 97 milioni di franchi, e porta il disavanzo a 102 milioni cancellando l’aumento dell’imposta di circolazione.

Non sono mancate le critiche reciproche, a cominciare da quelle del co-relatore Maurizio Agustoni, che ha richiamato all’ordine i partiti di Governo: “La bocciatura più severa arriva da partiti che rappresentano la maggioranza relativa in Consiglio di Stato ed è la seconda volta che l’incapacità di trovare delle sintesi rischia di degradare la situazione finanziaria di questo Cantone”, ha dichiarato.

A spaventare, più dei numeri presenti, è l’elefante nella stanza, l’applicazione delle due iniziative sulle casse malati approvate dal popolo, che insieme alla riforma EFAS del finanziamento delle cure e a quella del valore locativo obbligherà - si stima - a trovare 700 milioni nei prossimi anni. Non ci sono però alternative: “Le due iniziative sono state votate e vanno applicate. Trovare le risorse è compito del Governo. Il ragionamento che si propone è pericoloso: se non si trovano maggioranze per finanziarle, diventerebbero lettera morta. Un attacco al cuore della nostra democrazia diretta”, ha detto il co-presidente socialista Fabrizio Sirica. A sinistra si propone di rinunciare a determinati risparmi nella socialità e si chiede di cercare i soldi nell’aumento delle stime immobiliari e tassando maggiormente le grandi fortune.

Da destra, invece, si punta al pareggio di bilancio intervenendo sulla spesa pubblica senza pesare su popolazione e Comuni. Il leghista Michele Guerra ha spiegato che ogni anno si rinvia l’azzeramento del deficit e il conto sarà poi pagato dai cittadini. “La spesa cresce di 106 milioni in 12 mesi e qui sta il cuore del problema”, ha affermato. “Quando la spesa corre lo Stato ha una tentazione, prendere una scorciatoia che si chiama entrate. Ma se il problema è la spesa rispondere con le entrate non è soluzione, è rinvio. E con questo piano finanziario significa tassare domani”.

L’ago della bilancia potrebbe essere così costituito dai piccoli partiti. Una parte sosterrà il rapporto di maggioranza, ma non è un assegno in bianco, come ha precisato Amalia Mirante di Avanti con Ticino e lavoro. Partito Comunista e Più Donne hanno criticato la non sostituzione del 50% dei partenti nell’amministrazione che “elimina posti di lavoro e benessere per le famiglie ticinesi e per l’economia reale”, secondo Tamara Merlo.

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Dal Gran Consiglio

Il Quotidiano 15.12.2025, 19:00

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