Ticino e Grigioni

Prezzo e scorte di gas, il clima aiuta

Il costo del gas scende, le temperature riducono i consumi dei caloriferi; questi fattori incidono sui portafogli dei consumatori ticinesi

  • 9 January 2023, 04:55
  • 24 June 2023, 01:23
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SEIDISERA del 08.01.23 - Il servizio di Christian Gilardoni

RSI New Articles 08.01.2023, 19:52

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Di: SEIDISERA/sdr

Il costo del gas è in caduta libera, ma tale calo non incide ancora sulle bollette. Effettivamente le quotazioni sono scese sotto i 70 euro al megawattora. Per capire cosa significa basta tornare indietro di poche settimane, quando a metà dicembre il gas veniva scambiato al doppio del prezzo oppure ad agosto, quando si erano superati i 330 euro al megawattora.

Le società ticinesi, tuttavia, non ne stanno ancora "approfittando". Nicola Dotta, direttore di Metanord, riferisce alla RSI che "ogni azienda più o meno ha la sua strategia e per cercare di diminuire un po' quelli che sono i rischi di queste oscillazioni del mercato vengono suddivisi gli acquisti sui vari trimestri. È vero - dice - che oggi come oggi, da quello che sento anche dai miei colleghi, sono tutti un po' in attesa, perché il trend è veramente al ribasso e dunque si sta aspettando che questo trend arrivi il più in basso possibile per cercare poi, dopo di offrire ai nostri clienti delle tariffe che saranno sensibilmente più basse di quelle del 2023".

Per il 2023, infatti, i prezzi sono stati fissati e sono bloccati, ma cosa c'è dietro questa riduzione del prezzo? Sempre il numero uno di Metanord chiarisce che attualmente sul mercato c'è una forte offerta di gas e dunque non c'è stata la penuria che ci si aspettava. Vi sono poi altri fattori: da una parte c'è il consumatore che sta attento ed è molto più vigile in quello che sono i consumi del gas dell'abitazione. Poi c'è l'industriale che ha ottimizzato quelli che sono i suoi consumi. Infine la diminuzione è dovuta anche alla meteo estremamente mite di questo inverno che ha portato una riduzione importante dei riscaldamenti delle abitazioni".

Le temperature miti, per quanto anomale per la stagione, favoriscono anche quel risparmio del 15% nei mesi invernali che la Svizzera si era messa come obiettivo seguendo il resto dell'Unione europea. Un'ultima notizia positiva arriva dal livello di riempimento dei serbatoi, che in Europa è oltre l'80%. A titolo di paragone, nel gennaio dell'anno scorso era del 50%, quindi le premesse per una fine dell'inverno tranquilla da questo punto di vista sono le migliori.

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