Ticino e Grigioni

RSI, verso un nuovo modello operativo

Si concretizzano i piani di risparmio già annunciati a livello nazionale: altri 34 impieghi in meno entro fine 2022, 11 già cancellati grazie a fluttuazioni naturali

  • 07.09.2021, 15:40
  • 20.11.2024, 19:43
02:10

Cronache della Svizzera italiana delle 18.00 del 07.09.2021: il servizio di Giorgia Roggiani

RSI Info 07.09.2021, 20:24

  • Ti-Press
Di: Red.MM 

Il direttore della RSI Mario Timbal, nel corso di una riunione plenaria con il personale, ha annunciato i primi passi per la trasformazione dell’azienda. Passi che concretizzano, si legge in un comunicato stampa, “i piani di risparmio già annunciati in tutta la SRG SSR” e che richiedono la soppressione di 20 posti di lavoro a livello nazionale entro il 2021.

00:35

Notiziario delle 15.00 del 07.09.2021

RSI Info 07.09.2021, 17:39

34 impieghi in meno entro fine 2022

Per la RSI si parla di una necessità di risparmio di 8 milioni di franchi e la rinuncia a 45 impieghi a tempo pieno; 11 dei quali già soppressi attraverso fluttuazione naturale del personale e prepensionamenti nel corso del 2020. La riduzione dei 34 posti restanti, si legge in una nota, “sarà realizzata entro fine 2022 ed è stata impostata individuando ambiti di intervento strutturali, che permettano di raggiungere un equilibrio tra le risorse e una produzione agile, adatta a esercitare il mandato di servizio pubblico”.

dagli archivi tv

Il pacchetto di misure approvato dalla Direzione RSI è stato presentato nei giorni scorsi al partner sociale SSM Lugano (che promuoverà nel frattempo una fase partecipativa tra il personale); le decisioni definitive saranno prese e comunicate entro metà ottobre.

Licenziamenti, ricorda l’azienda, non sono esclusi, benché “la direzione RSI ha affrontato questa riduzione di posti di lavoro privilegiando le fluttuazioni naturali, i pre-pensionamenti, e cercando di ridurre al minimo gli impatti sul personale”.

Tre cardini: trasversalità, semplificazione, rigore

Il processo di trasformazione inaugurato oggi, si legge in un comunicato, “poggia su tre cardini: una maggiore trasversalità nella creazione, nella produzione e nella distribuzione dei contenuti; una ulteriore semplificazione dei processi produttivi e decisionali; una sempre più rigorosa mappatura di tutti i flussi organizzativi ed operativi, in grado di rendere l’azienda ancora più agile, flessibile, rapida e presente”.

Inoltre, gli Archivi RSI verranno spostati sotto il Dipartimento Cultura e società; Rete Due passa al Settore Cultura, mentre i flussi di Rete Uno e Rete Tre sono affidati al Dipartimento Programmi e Immagine

La riorganizzazione prevede inoltre nuovi flussi decisionali e di organizzazione che possano supportare il processo creativo, mettendo al contempo al centro della sua offerta di servizio pubblico, i diversi pubblici della Svizzera italiana, i loro interessi e le loro esigenze.

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Misure di risparmio alla RSI

Il Quotidiano 07.09.2021, 21:00

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