Sono iniziati lunedì i lavori di ristrutturazione della diga del lago d'Isola, a San Bernardino, che è stata parzialmente svuotata per consentire un primo taglio del muro. Si tratta di allentare le tensioni del cemento, rimuovendo uno strato di 30 millimetri della parete interna. Quello in corso è uno dei più importanti lavori di risanamento del manufatto, in funzione da 60 anni.
Normalmente il lago raggiunge 1'600 metri sopra il livello del mare, ma per i lavori di risanamento l'altezza è stata abbassata di una trentina di metri. Rocce e massi sono dunque uno spettacolo inconsueto. Il bacino non è stato completamente svuotato, l'acqua nella parte bassa è stata mantenuta per continuare a produrre l'elettricità e permettere al contempo l'intervento.
Il rigonfiamento del calcestruzzo non è anomalo, è un fenomeno causato dalle reazioni chimiche provocate dai solfati. Dopo un certo numero di decenni l'usura rende necessario un risanamento, così - nel caso specifico - occorre rimuovere uno strato di una trentina di millimetri dalla parete interna, quella appunto a contatto con l'acqua.
All'inizio di aprile tutto dovrà essere concluso, con il muro pronto a ricevere l'acqua che proviene dalla neve sciolta.