Il Canton Ticino vuole gestire in modo integrato i materiali inerti, le cave e le discariche. Lo vuole fare minimizzando l’impatto territoriale. Per farlo ha aggiornato le schede di piano direttore (PD) e propone la realizzazione di quattro centri logistici cantonali – uno per ogni agglomerato – per la lavorazione degli inerti e per il riciclaggio dei rifiuti edili. Lo scopo, si legge in un comunicato martedì, è incrementare il tasso di riutilizzo dall’attuale 50% al 70%.
Purtroppo i siti esistenti o pianificati non sono sufficienti per i prossimi 20 anni. Vengono così proposte nuove discariche. "Siamo riusciti a soddisfare chi si era opposto ad alcune ubicazioni: come Genestrerio, Petasio e in zona Losone", ha spiegato Giovanni Bernasconi, capo della Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo, alle Cronache della Svizzera italiana.
Il Consiglio di Stato ha adottato le modifiche delle schede del PD e ha lanciato la consultazione su quella per le cave, molto importanti nelle valli ticinesi (Riviera e Valle Maggia). La pubblicazione avverrà il 28 giugno e durerà un mese.
Red. MM/CSI