La decisione adottata lunedì sera dal Consiglio comunale di Lugano di spronare il Municipio ad impegnarsi maggiormente nella tutela del clima, adottando misure concrete per abbattere le emissioni di CO2, tra le quali la ristrutturazione degli immobili per abbattere i consumi e puntare sulle energie rinnovabili, è salutata positivamente da Bruno Oberle.
Si tratta di un primo passo nella giusta direzione, ma da solo non basta, ha commentato ai microfoni della RSI il professore di economia verde al Politecnico federale di Losanna, che in merito aggiunge: “Fondamentalmente la reputo una cosa positiva”.
“Un comune è come un’impresa con servizi industriali, edifici e un parco veicoli… tutti elementi legati direttamente alle emissioni di inquinanti. Un ente locale può e deve intervenire ad esempio isolando meglio i propri immobili o ad esempio facendo capo ad automezzi alimentati con energie rinnovabili…; quindi anche adottando una semplice dichiarazione di intenti, è possibile avviare un processo evolutivo che comporti, nel tempo, una politica di minori emissioni di CO2”, sottolinea l’ex direttore dell’Ufficio federale dell’ambiente.
Lugano in emergenza climatica
Il Quotidiano 08.10.2019, 21:00