I primi giorni al Festival del cinema di Cannes sono stati contrassegnati, inevitabilmente, anche dalla guerra in Ucraina. Dopo l’intervento del presidente ucraino Volodimir Zelenski alla cerimonia di apertura, c’è stata la standing ovation per Kirill Serebrennikov. Il regista russo del film "La moglie di Tchaikovski", dopo alcuni anni agli arresti domiciliari perché accusato di malversazioni dal Cremlino, ha scelto di abbandonare il suo Paese.E oggi è stata anche la giornata di "Mariupolis 2", documentario drammatico e toccante del regista lituano Mantas Kvedaravicius, ucciso a inizio aprile. Il lavoro è stato terminato dalla compagna del regista, Hanna Bilobrova e dalla montatrice Dounia Sichov.
Cannes, sempre oggi, ha accolto anche i due divi italiani Alessandro Borghi e Luca Marinelli, in concorso con il film "Le otto montagne". È stato il primo lungometraggio visto dal pubblico e dai giornalisti. "Le otto montagne" era molto atteso perché tratto dal bestseller di Paolo Cognetti, romanzo tradotto in 35 lingue che ha vinto il premio Strega nel 2017. La storia dell’amicizia tra Pietro e Bruno cementata dall’amore assoluto per le cime è stata portata sul grande schermo grazie alla convincente interpretazione di Borghi e Marinelli.

Cannes, "Le otto montagne"
Telegiornale 20.05.2022, 22:00