Due ricorrenze in una. Lunedì 21 ottobre è la giornata degli abbracci, nata negli Stati Uniti e celebrata per la prima volta nel 1986 nel Michigan (a Clio). Ma non solo: la ricorrenza cade il terzo lunedì di gennaio, considerato "il giorno più triste dell'anno". Non c'è nulla di scientifico, ma un mix particolarmente duro da affrontare di ingredienti come freddo, poca luce, le feste alle spalle (probabilmente con qualche eccesso tra spese e alilmentazione) e il giorno di San Valentino all'orizzonte... hanno portato lo psicologo inglese Cliff Arnall—nel 2005—a identificare questa data come "Blue Monday".
Questa ondata di sentimenti negativi può essere combattuta, appunto, incoraggiando tutti ad abbracciare più spesso amici e familiari. Ma attenzione, l'inventore di questa "celebrazione", Kevin Zaborney, avverte di chiedere prima, se non si è sicuri della risposta!
Gli esperti sostengono che questo tipo di contatto fisico, se ben accetto, induce il rilascio di ossitocina (l'“ormone dell’amore” che riduce lo stress), fa bene alla salute cardiovascolare e difende dalle infezioni, oltre a sprigionare emozioni positive.