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Plastica ferale per le balene

I cetacei, ma anche mante e squali, ne fanno scorpacciate con gravi danni per la salute

  • 5 febbraio 2018, 16:03
  • 8 giugno 2023, 15:49
La dieta delle balene vista da Greenpeace

La dieta delle balene vista da Greenpeace

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Uno studio internazionale condotto congiuntamente dall’Università di Siena, dalla Murdoch Universitiy australiana e dalla Marine Megafauna Foundation indonesiana lancia l’allarme sulle condizioni di salute della fauna del mare e degli oceani dovuto alla presenza di microplastiche nell’acqua.

Queste sostanze tossiche hanno un impatto diretto su balene, squali e mante, che ne ingeriscono abbondanti quantità con conseguenti alterazioni nella crescita, nello sviluppo e nella riproduzione dovute all’accumularsi nell’organismo, come viene spiegato nell’articolo pubblicato lunedì sulla rivista Trends in Ecology & Revolution.

Il problema è presente dal Golfo del Messico al Mediterraneo, dove possono essere inghiottite migliaia di particelle in un giorno, ma anche nei mari considerati meno inquinati, dove la fauna rischia comunque di venir contaminata.

ANSA/YR

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