La stagione dei premi letterari italiani è l’estate, che culmina con l’assegnazione dello Strega ai primi di luglio. Saltiamo a piè pari ogni considerazione sul valore culturale di queste competizioni, riconosciamo quello economico: il libro che vince il premio Strega vede quasi sempre moltiplicarsi le copie vendute.
Soprattutto però, trattiamolo come una buona occasione per scoprire storie nuove, nuovi libri, autori. Per questo oggi abbiamo pescato dai dodici candidati al premio Strega tre libri di autori affermati, ma non eccessivamente popolari, accomunati dalla scelta di scrivere storie personali, in modi e gradi diversi.
C’è il personale letterario di Tommaso Giartosio, che in Autobiogrammatica (Minimum Fax) racconta la vita sua e delle persone a lui care attraverso le parole: parole che hanno attraversato, segnato, cambiato le loro esistenze.
C’è il personale intimo, analitico, chirurgico (in molti sensi) di Dario Voltolini in Invernale (La nave di Teseo) che ci porta dentro la vita – e la malattia, e la morte – di suo padre, macellaio al mercato torinese di Porta Palazzo.
C’è il personale politico di Valentina Mira, che in Dalla stessa parte mi troverai (Sem) racconta di Mario Scrocca, ragazzo romano morto in carcere, in circostanze poco chiare, nel 1987: era stato arrestato con l’accusa di aver ucciso, nove anni prima, due militanti neofascisti.
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703530