Da qualche tempo, nei luoghi più visitati del mondo, si assiste all’aumento dell’insofferenza verso il turismo di massa. I centri storici si svuotano, chi ci abita non trova più dove vivere perché le case sono tutte affittate ai turisti, quel che rimane della vita di quelle comunità diventa qualcosa di artificiale, da mettere in vetrina a uso dei turisti. Accade ovunque: da Firenze a Parigi, da Venezia a Granada. Il turismo in questi luoghi comincia a essere visto come dannoso, divoratore, qualcosa che appiattisce e omologa lo spirito del luogo, il suo carattere. A Malaga, nel sud della Spagna, sta crescendo rapidamente una forma di protesta contro questo turismo insolita e dal forte carattere creativo. Ne parliamo con Francesco Fiori, nostro corrispondente dalla Spagna.
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