Lo spettacolo, qualsiasi forma di spettacolo in qualsiasi tempo, ambisce sempre a coinvolgere il suo pubblico. A commuoverlo, divertirlo, emozionarlo, a renderlo partecipe di quanto accade sulla scena o sullo schermo.
Dagli ultimi decenni del ‘900 però, la rottura definitiva della quarta parte e le prime esperienze di spettacoli teatrali in cui il pubblico invece che seduto in poltrona si trovava coinvolto nell’azione scenica, hanno cominciato a diffondersi forme di teatro immersivo che richiedono una sempre più sviluppata partecipazione attiva.
Una delle compagnie faro di questo genere di spettacoli è la britannica Punchdrunk attualmente in scena a Londra con il suo ultimo lavoro, che i fondatori del gruppo ci presentano nel reportage realizzato da Patrick Soergel. Ma anche sulle scene della Svizzera italiana si sperimentano formule di questo tipo. Ne parliamo con la coreografa e danzatrice Ariella Vidach, il videoartista Claudio Prati, la regista Cristina Galbiati e con Brunella Clerici direttrice del coro Clarière.
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