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Charlot

Teatro giramondo

di Monica Bonetti

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  • 9.4.2023
  • 1 h e 56 min
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  • Arte e spettacoli

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Da qualche settimana una torre di legno che, nella sua struttura, richiama gli antichi teatri elisabettiani svetta a Lugano nella zona dello stadio. È la Tour Vagabonde che per tre mesi ospita incontri, concerti e spettacoli di un‘iniziativa - "La straordinaria" - che ha fissato nel proprio manifesto programmatico l’obiettivo di rafforzare i legami con il resto della Svizzera e dell’Europa.

Ma se alcune forme di spettacolo possono con relativa facilità diventare itineranti, ed essere fruite da paesi e culture diverse, per altre l’operazione è più difficile e complessa, soprattutto quando i budget sono modesti e traduzioni o sottotitoli fuori portata.

D’altra parte non è solo la lingua a garantire l‘”esportabilità” di uno spettacolo, ma piuttosto il linguaggio teatrale che adotta, che certo l’internalizzazione e la globalizzazione contribuiscono a uniformare, ma forse anche a impoverire.

Proprio su potenzialità e problematiche della "traduzione-globalizzazione" dello spettacolo riflette questa settimana Charlot insieme a professionisti del mondo teatrale che a titolo diverso ne sono coinvolti: Camilla Parini, responsabile della programmazione teatrale de "La straordinaria", Paola Tripoli direttrice del FIT di Lugano, Festival Internazionale del Teatro, Barbara Giongo co-direttrice del Théâtre du Grütli di Ginevra e Tanya Beyeler vincitrice del Premio svizzero delle arti sceniche nel 2021, una luganese di nascita dall’esperienza teatrale ormai cosmopolita.

Prima emissione: 15 gennaio 2023

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