Domenica in scena

La belle équipe

Viaggio nella canzone d’autore francese

  • 1 gennaio 2015, 18:05
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Andrea Mirò, Giangilberto Monti, Alberto Patrucco

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LA BELLE ÉQUIPE

viaggio nella canzone d’autore francese

collaborazione musicale di Daniele Caldarini

regia teatrale di Vito Molinari

regia radiofonica di Vito Molinari e Giangilberto Monti

Un ascolto benaugurale per il nuovo anno è proposto da Rete Due alle 17.05 con la riproposta de “La belle équipe” di e con Andrea Mirò, Giangilberto Monti, Alberto Patrucco, il piacevole viaggio nella canzone d’autore francese che oggi vanta l’aggiunta di un brano su Edith Piaf finora inedito. Una cantautrice, uno chansonnier e un comico. Un trio d’eccezione per cantare e raccontare alcune tra le più belle e significative canzoni francesi, oggi inspiegabilmente trascurate. Da Charles Trénet e Georges Brassens, a Édith Piaf e Juliette Gréco, fino a Boris Vian, Léo Ferrè, Jacques Brel e Serge Gainsbourg. Un viaggio ricco di emozioni tra la musica, l’ironia, la poesia e la genialità di questi chansonnier. Ma anche tra le atmosfere di una Parigi Canaglia che ha cullato sogni e utopie senza tempo. In poche parole: tutta un’altra musique. Lo spettacolo, per la regia di Vito Molinari e le tastiere di Daniele Caldarini, nasce da una passione comune dei tre artisti e ha debuttato a Milano nel novembre 2011. Patrucco da anni traduce il repertorio di Georges Brassens e nei suoi spettacoli li alterna spesso ai suoi monologhi satirici, Giangilberto Monti è un esperto della chanson française, ha adattato in italiano le più belle canzoni di Boris Vian ed è il primo in Italia ad aver tradotto brani di Serge Gainsbourg, Andrea Mirò ha interpretato brani di Édith Piaf e Yves Montand nei suoi dischi e concerti. In questo radioracconto musicale – prodotto da Francesca Giorzi per Rete Due - i tre interpreti riassumono il loro lungo lavoro scenico, lasciando in tal modo una traccia di questo progetto artistico, che non vuole solo riassumere il mondo degli chansonnier francesi, ma anche reinterpretarlo secondo i gusti di oggi e le vocalità di ognuno. Un repertorio, ricco di provocazioni poetiche, sottili ironie e invenzioni musicali, che di fatto sono anche le radici del migliore cantautorato europeo.

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