La danza è un’arte antichissima e presente in tutte le culture umane. Prima di essere spettacolo, attingeva alla fonte del sacro e del rito.
La danza è l’arte del corpo in movimento, ma essa non manifesta solo la corporeità. Come tanti scrittori hanno intuito, soprattutto dall’inizio del Novecento, la danza va oltre il corpo, per mostrare il pensiero, o il nucleo invisibile dell’umano. Per Mallarmé la danza “traduce il fugace e il repentino fino all’idea”, per Valéry è “attestazione dell’assoluto, momento originario del pensiero.” Nell’ambito del profondo ripensamento della corporeità che caratterizza la ricerca coreografica, ma anche quella filosofica, del Ventesimo Secolo, si stagliano le riflessioni del filosofo francese Merleau-Ponty, al quale sono dedicate molte delle pagine del recente saggio "Per una filosofia della danza" (Mimesis), di Caterina Di Rienzo, filosofa, ricercatrice all’Università di Roma Tre e danzatrice professionista. Con lei converseremo in questa puntata.
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