Poco più di un mese fa Leonardo Lidi, 32 anni, ha ricevuto il prestigioso Premio della Critica Teatrale 2020 - assegnato in Italia dall’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro - grazie alla sua intensa attività di attore e regista, e in particolare allo spettacolo “Lo zoo di vetro” di Tennessee Williams da lui diretto e prodotto dal LAC, dove ha debuttato nel novembre 2019. Con Lidi anche la bravissima Mariangela Granelli, nel ruolo di Amanda Wingfield, ha vinto lo stesso premio come interprete. Lidi ha studiato allo Stabile di Torino e lavorato con registi eccellenti, da Valter Malosti e Andrea De Rosa ad Antonio Latella, a Bruni-De Capitani. Nel cinema ha debuttato di recente come attore e la sua carriera sembra aver spiccato il volo. La nuova chiusura obbligata dei teatri e non solo lo ha colto mentre stava provando “Fedra” al LAC. Quale il pilastro del suo lavoro di regista teatrale? Il testo, l’autore. Lidi si dichiara “innamorato dei classici, che smonta e rimonta, riscrivendoli con una sensibilità volta al presente”, come si legge nella motivazione del premio. Eppure, lui non è figlio d’arte, né viene da una città legata al teatro in modo speciale. Ma come si è accorto della sua vocazione teatrale e del suo amore per il testo, ce lo racconta lui stesso.